L’essere umano ha in sé un sistema di base che gli permette la sopravvivenza. È la sfera degli istinti dove vivono sia i bisogni primari e sia la saggezza istintuale che permette di esaudirli. Tale funzione l’abbiamo in comune con gli animali ed è regolata dai sensi inferiori, l’animale che è in noi. Senza questa saggezza innata non potremmo sopravvivere. Ma l’essere umano non ha solo la sfera dell’istinto, ha anche altro, un quid di intelligenza che lo eleva dalla sfera prettamente animale e gli dà la possibilità di contemplare il senso del Creato. Per fare ciò l’uomo deve sviluppare i sensi superiori, che gli permettono lo slancio per l’evoluzione. Quelli inferiori ce li fornisce come corredo Madre Natura, quelli superiori sono in germe nell’interiorità, sono il potenziale che si può esprimere a partire dalla propria libertà ed è compito dell’uomo attivarli e usufruirne per orientarsi verso il Divino. 
Quali sono i sensi inferiori e quali i superiori? Come di possono attivare i sensi superiori?
Il primo passo è conoscere, il secondo è educarli e farli esprimere nel loro ambito specifico, il terzo è divenire sempre più umani facendo nascere l’Uomo. Tutti siamo potenzialmente uomini ma attuare l’uomo è faccenda personale, è la conquista più grande all’orizzonte evolutivo.
 
Argomenti trattati:
 
i sensi inferiori
i sensi superiori
ambito di azione dell’istinto
ambito di azione della conoscenza
sensi naturali
sensi umani
sensi spirituali
compito dell’uomo
vizi e virtù: due facce della medaglia
l’anelito verso l’uomo.
 
L’essere umano si può definire tale quando plasma la sfera più grezza e la mette al suo servizio, al servizio del suo anelito più alto. Nelle varie culture religiose e non, tale processo è stato chiamato la trasformazione dei vizi in virtù. La natura animale che sconfina oltre il suo bisogno incatena l’anima umana al vizio, se la natura animale viene purificata si manifesta la virtù. “Fatti non foste per viver come bruti, ma per acquisir virtude e conoscenza”.