Ogni volta che subiamo un torto, un abuso, una ingiustizia, il primo impulso di reazione che sale dalla “pancia” è la vendetta. E’ un istinto innato che viene in superficie e si manifesta come ira, violenza, distruzione. In alcuni momenti si perde la ragione e si è impotenti a tale forza che emerge come un vulcano dalle profondità del nostro essere. Come ben sappiamo la vendetta chiama vendetta e si può trascinare per generazioni, sia tra persone ma anche tra popoli, dando adito a guerre e stermini di massa. L’altra faccia della medaglia è il perdono, un elemento poco conosciuto. Il più delle volte ci sembra di aver perdonato ma spesso è esattamente il contrario, ed infatti basta un piccolo screzio che l’istinto della vendetta si riattiva più forte di prima.
Come mai, quali sono le cause profonde, si può perdonare senza riserve?
Io penso di si, in ogni uomo c’è la possibilità di spezzare la catena della vendetta, ma è necessario vincere l’impulso atavico di reagire al fine di trasformare le forze distruttive della vendetta in forze di Amore.
ARGOMENTI TRATTATI :
- Cosa è la vendetta?
- La vendetta nel passato e nel presente
- Occhio per occhio, dente per dente
- Vendetta e conseguenze
- A cosa porta il perdono?
- Esempio pratico del perdono
- Si può perdonare tutto?
- Perdono e trasformazione
- Cosa si perdona?
- La vendetta come istinto, il perdono come libertà
Vendetta e perdono sono due facce della stessa medaglia, se non si conoscono non si possono integrare. Ciò che l’altro ci porta incontro come sofferenza, in realtà è un “dono”. Quando le forze del cuore e la luce del pensiero colgono il dono, la nostra anima si apre al per-dono. L’accettazione-perdono è la chiave segreta della Vita, poiché applicandolo è in grado di trasformare il peggiore nemico nell’amico-fratello più grande. “Il nemico è il migliore amico travestito…. da nemico”.